"La persona che vede, infatti, non ha semplicemente guardato, ma si è
spinta oltre raggiungendo l'obbiettivo dell'osservazione: ha capito, ha
compreso, l'oggetto precedentemente guardato. Ha visto, appunto.
Guardare è quindi condizione necessaria, ma non sufficiente per poter
andare oltre: riuscire, cioè, a vedere."
(definzione presa dal web)
La
vita, sia essa reale o virtuale, ci pone sempre di fronte persone nuove
con le quali decidere se intraprendere un percorso di conoscenza e
soprattutto con quali aspettative.
E sono proprio le aspettative o meglio le nostre intenzioni a definire il come ci approcceremo a tali persone.
Ma
può succedere che queste stesse aspettative cambino nel tempo e a
concorrere a questo cambiamento subentrano due fattori fondamentali:
volersi mettere in posizione di ascolto verso l'altro e soprattutto
essere degno della sua fidicia in modo tale che si possa "aprire"
lasciandoci entrare pian piano nel suo mondo.
Quando questo
accade, ed è molto raro che succeda, inevitabilmente subentrano aspetti
emotivi ed emozionali che all'inizio non erano preventivati; e si inizia
a vedere laddove si guardava solamente, si inizia a scoprire un
universo molto spesso inaspettato e affascinante, anche nei suoi aspetti
più drammatici.
Ma riuscire a fare questo richiede volontà di
farlo; conoscere una persona richiede tempo, tanto tempo e fatica.
Fatica nel cercare di capire l'altro, fatica nel cercare di farsi
capire. E poi fiducia, pazienza, comprensione, chiarezza,
sincerità...tutte cose che richiedono un impegno che la velocità di
questo mondo spesso bloccano.
Eppure quando lo si fa, a
prescindere da cosa porti tutto questo, si spalancano porte verso quello
che, in fin dei conti, è la vera essenza di questa vita...ed è l'amore, in qualsiasi forma si manifesti.
venerdì 10 maggio 2024
Guardare o Vedere: c'è molta differenza
mercoledì 8 maggio 2024
Brevi considerazioni (in)utili
Prologo:
mi sono ormai convinto che la maggior parte delle
persone che visita un profilo in qualsiasi community virtuale, al di là del come ci arrivi, si limiti a
guardare la foto profilo (se c'è) e la descrizione profilo, senza
considerare ulteriori contenuti.
Quindi sono consapevole che
quanto scritto qui non avrà grandi effetti ma come si dice, io l'ho
scritto, al massimo sei tu che non l'hai letto.
Fatta questa premessa ci tengo a sottolineare pochi concetti che tenterò di riassumere qui di seguito.
Capitolo 1 (e unico)
1.
Una community virtuale nasce come punto di condivisione e di dialogo
tra persone che, diversamente, non avrebbero opportunità di interagire:
il fatto che in molti la usino come agenzia matrimoniale o come terreno
di caccia a fini sessuali (a tratti anche con esplicite proposte
osceMe), non significa che questo sia l'unico utilizzo possibile.
2.
Ognuno, si spera nei limiti del decoro e del rispetto dell'altrui e
della propria dignità, condivide i contenuti che più ritiene opportuni:
se non si è d'accordo con essi, non bisogna sentirsi in obbligo di
commentare in modo offensivo, basta passare al profilo successivo
seguendo il consiglio che il sommo poeta scrisse nella Divina Commedia
"Non ti curar di loro ma guarda e passa"
3. Le persone non vivono
online, pertanto se a un messaggio non arriva una risposta immediata,
non è necessario uscire di senno...non so voi, ma siamo in molti ad
avere una vita
4. Ho 53 anni, non sono una cariatide ma nemmeno
un ragazzino, quindi le poche amicizie che ho, le ho costruite in anni
di rapporto "in presenza" condividendo lunghi tratti della mia vita. Il
virtuale è un'occasione per scambiare idee più o meno serie con altre
persone, nulla di più, nulla di meno. Il termine "amicizia" è una cosa
seria, per favore non abusiamone pensando che sia applicabile a due
persone che si scambiano pochi messaggi quando possono.
5. Non
sono un santo, ma nemmeno un demonio: sono un essere umano con le sue
idee, le sue incoerenze, i suoi sbagli e i suoi pregi; fa parte della
vita. Tutto questo lo rispetto in chiunque, di riflesso pretendo che
tale rispetto mi sia dato. Se cerchi la rissa, sappi che
troverai solo un muro di gomma.
Epilogo:
Credo
profondamente nella libertà di ognuno di approcciarsi a certi contesti e
alle persone come ritiene più opportuno, ma abusando di una frase ormai
logora per quanto è stata citata, ricordiamoci tutti che "la tua
libertà finisce dove inizia la libertà dell'altro".
Buona navigazione e grazie per il tuo passaggio qui.
Impegnarsi
Tante persone si definiscono "impegnative" quasi fosse una peculiarità distintiva.
Beh,
io non ho mai conosciuto una persona che non sia impegnativa, anzi mi
rendo conto che tutti lo siamo, anche, e forse soprattutto, coloro che
apparentemente sembrano trasparenti, lineari, accondiscendenti.
Ognuno
si porta dietro un bagaglio di vita che aumenta di peso man mano che
gli anni passano e questo bagaglio fa di noi ciò che siamo e come
decidiamo di approcciarci al mondo; più è pesante quel bagaglio, più
impegnativi siamo, nessuno escluso.
Quindi la questione non è
tanto se siamo impegnativi o meno, ma quanto ognuno di noi ha intenzione
di impegnarsi davvero per costruire rapporti interpersonali degni di
questo nome.
Tutto i resto sono solo parole da post in una community.
Dio salvi la Regina...
Never mind the bollocks…c’era una rabbia autentica in quell’album, probabilmente in quella intera generazione.
Le
logiche di mercato non erano ancora così spinte e l’anima del rock (in
questo caso del punk rock), quella più pura, era ancora forte; un’anima
fatta di ribellione, di contestazione, di voglia di riscatto che non si
traduceva nell’avere macchinoni e orologi da migliaia di euro (come pare
invece sia oggi in alcuni contesti musicali), ma nello “sputare” su un
certo tipo di sistema sociale contestandone l’ipocrisia dilagante.
Purtroppo
spesso questa ribellione si è rivelata autodistruttiva e, come tale, si
è auto estinta, ma resta un messaggio forte seppur vi siano poche
orecchie in grado di sentirlo.
Quella forma di protesta ha utilizzato
il veicolo forse più immediato e comprensibile: la musica. E quella
musica, seppur involontariamente, ha contribuito a creare coscienze,
roba che oggi come oggi non esiste quasi più e forse potremmo togliere
il quasi.
Ci siamo cresciuti con quella roba e Dio solo sa quanto ci
manchi tutto quell’ardore...ma vive comunque in noi perchè ci ha segnati
in modo indelebile.
Dio benedica il rock!
venerdì 3 maggio 2024
Splendide Creature
Stamattina scendendo dalla collina avevo lo spettacolo delle montagne
davanti agli occhi; il cielo diviso a metà tra nuvole e sereno e il sole
che illuminava le cime imbiancate dell'arco alpino intorno alla
città...non ci farò mai l'abitudine a tanta bellezza e mi è venuto da
pensare a quanto in fondo siamo piccoli, insignificanti, di passaggio se
paragonati a tanta maestosità...eppure è incredibile quanto una sola
persona, che come noi è solo un granellino di sabbia nel deserto, possa
diventare per noi un intero mondo...possa diventare il nostro mondo,
oscurando tutto il resto.
Siamo esseri magnifici quando vogliamo...