venerdì 10 maggio 2024

Guardare o Vedere: c'è molta differenza

"La persona che vede, infatti, non ha semplicemente guardato, ma si è spinta oltre raggiungendo l'obbiettivo dell'osservazione: ha capito, ha compreso, l'oggetto precedentemente guardato. Ha visto, appunto. Guardare è quindi condizione necessaria, ma non sufficiente per poter andare oltre: riuscire, cioè, a vedere."
(definzione presa dal web)

La vita, sia essa reale o virtuale, ci pone sempre di fronte persone nuove con le quali decidere se intraprendere un percorso di conoscenza e soprattutto con quali aspettative.
E sono proprio le aspettative o meglio le nostre intenzioni a definire il come ci approcceremo a tali persone.

Ma può succedere che queste stesse aspettative cambino nel tempo e a concorrere a questo cambiamento subentrano due fattori fondamentali: volersi mettere in posizione di ascolto verso l'altro e soprattutto essere degno della sua fidicia in modo tale che si possa "aprire" lasciandoci entrare pian piano nel suo mondo.

Quando questo accade, ed è molto raro che succeda, inevitabilmente subentrano aspetti emotivi ed emozionali che all'inizio non erano preventivati; e si inizia a vedere laddove si guardava solamente, si inizia a scoprire un universo molto spesso inaspettato e affascinante, anche nei suoi aspetti più drammatici.

Ma riuscire a fare questo richiede volontà di farlo; conoscere una persona richiede tempo, tanto tempo e fatica. Fatica nel cercare di capire l'altro, fatica nel cercare di farsi capire. E poi fiducia, pazienza, comprensione, chiarezza, sincerità...tutte cose che richiedono un impegno che la velocità di questo mondo spesso bloccano.

Eppure quando lo si fa, a prescindere da cosa porti tutto questo, si spalancano porte verso quello che, in fin dei conti, è la vera essenza di questa vita...ed è l'amore, in qualsiasi forma si manifesti.

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