29 settembre, sabato sera, lungo mare...c'è poca gente che
passeggia e questo dà la possibilità a me e alla mia compagna di
goderci il luogo con una pace inusuale in una serata
piacevolmente fresca.
I locali sono praticamente vuoti e i pochi clienti sono turisti
tedeschi o olandesi.
Incappiamo in un artista di strada che diffonde la musica del suo
violino attraverso un piccolo amplificatore alimentato a
batteria, che trasmette le basi su cui lui suona con una buona
tecnica.
Si susseguono valzer, tanghi, mazurche e affini; ci sediamo sul
muretto accanto a lui e seguiamo le note che di certo non sono
ciò che abitualmente ascoltiamo, ma che in quel contesto
risultano essere più che gradevoli.
Una coppia anziana accanto a noi commenta e rispolvera i propri
ricordi di gioventù, portati alla luce da quelle melodie.
Ascoltano, sorridono e ricordano fino a quando lei gli dice
"balli con me?"
Lui da buon maschio duro e orgoglioso, nega questa concessione,
ma un attimo dopo la guarda, sapendo che lei aspetta solo un suo
cenno e replica "Vuoi ballare?"
L'inizio è incerto, tradendo il fatto che da tanto tempo non lo
fanno, ma man mano che la musica avanza, i passi e l'affiatamento
ritornano ad essere quelli tipici di chi non solo si conosce da
tanto tempo, ma che che da tutto quel tempo si ama.
In mezzo al lungo mare, incuranti della gente, ballavano,
sorridevano, facevano l'amore...un passante li osserva e gli
grida "bravi" subito seguito dalla figlioletta che tiene per
mano.
Il musicista sembra rinvigorito da questo inaspettato fuori
programma e si concede qualche virtuosismo, quasi a rompere una
certa timidezza.
Non resisto e prendo in mano il cellulare per filmare la coppia;
sembra di essere in un film, di quelli da lieto fine e lacrime
assicurate.
E in effetti scopro, un passo di danza dopo l'altro, di avere gli
occhi lucidi di emozione e di gratitudine per questo omaggio alla
vita, all'amore e alla gioia.
Terminate le danze, la coppia si risiede accanto a noi, li guardo
sorridendo e dico loro "eravate bellissimi"...e lo erano, forse
non per la maggior parte delle persone che passavano distratte e
assorbite dai loro discorsi, ma per me lo erano...e lo sono
ancora.
Auguro loro di saper assaporare il loro tempo insieme sempre con
questo spirito, finchè il buon Dio glielo consentirà...e li
ringrazio per questa lezione di amore, per la loro tenerezza, per
aver dimostrato come il senso di tutto, alla fine, sia tutto in
quei passi di danza e in ciò che rappresentavano.
Sì, erano bellissimi...erano mio padre e mia madre.
lunedì 30 agosto 2021
Vuoi ballare?
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