Se c'è una cosa che va riconosciuta al popolo polacco, è la grandissima serietà nell'affrontare i propri doveri.
Se devono fare un lavoro, o lo fanno al meglio o non lo fanno.
Poche
sere fa, finito di esultare per la vittoria dell'italia maschile di
pallavolo agli europei, mi sono accomodato sul divano per assistere alla
premiazione; l'inaspettato si è materializzato con l'ingresso della
squadra polacca, padrona di casa e terza qualificata.
Assistere
alla gioia di quegli atleti, che festeggiavano davanti al pubblico di
casa la loro medaglia di bronzo come se avessero vinto il torneo, mi ha
dato forse più emozione che assistere alla premiazione dei nostri
atleti, campioni d'europa.
Dietro quella esultanza c'era tutta l'essenza dello sport e forse della vita stessa.
L'essere
fiero del risultato raggiunto, anche se non è quello sperato, sapendo
che era il massimo che si poteva ottenere, è una lezione che in molti, e
in molti ambiti, dovrebbero imparare.
La vita è fatta anche di
(relative) sconfitte, che però possono diventare vittorie se viste dal
giusto punto di vista, con la giusta umiltà, con la voglia di dire "ci
ho provato, ho dato tutto e questi sono i frutti che il mio impegno mi
fa godere".
Il parallelismo con il comportamento degli atleti
inglesi alla premiazione degli europei di calcio, viene spontaneo...e le
differenze di approccio e di dignità sono evidenti.
In un mondo
dove sempre di più pare contare solo il vincere, certe cose fanno bene
all'animo, fanno bene allo sport, ridanno il giusto senso a cose che
quel senso lo stanno perdendo del tutto.
Dio bendica i "perdenti" perchè senza di loro non esisterebbero i vincenti.
lunedì 15 novembre 2021
Trova le differenze
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