lunedì 15 novembre 2021

Il centro di tutto

Non mi sono mai posto il problema del concetto di famiglia legato alla eterosessualità della coppia, convinto che ci sia famiglia ovunque siano presenti amore e sostegno reciproco…ed è evidente che la follia del genere umano possa risiedere in qualsiasi contesto, sia questo associato alla parola “normale” (nel suo significato nazional cattolico bigotto perbenista), o associato a coppie di diversa composizione.
Quindi leggere, per l’ennesima volta, di una ragazzina di 13 anni violentata ripetutamente dal papà, con il silenzio e a volte la complicità della mamma, dimostra che i valori da difendere non sono quelli che di facciata ci rassicurano che tutto è come deve essere (ma poi com’è che deve essere?), ma sono quelli che garantiscono un ambiente dove le persone vivono in armonia tra loro, garantendo a se stesse e a chi le circonda, una vita serena dove poter crescere circondati da quell’affetto e quelle attenzioni che concorrono in modo fondamentale a creare esseri umani e non mostri o vittime.
Occorrerebbe ragionare molto su questo, anziché declamare slogan preconfezionati con l’unico obiettivo di colpire gli elettori sulla pancia.
E questo vale per qualsiasi parte coinvolta in questo dibattito.

Se il centro di tutto non è l’amore, allora è un centro sbagliato. 

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